La notte vede sempre piu’ del giorno. La notte, lontana dalle citta’, e’ in bianco e nero, che evoca il visibile e l’ invisibile. Il colore invece, soprattutto se illuminato, dispiega entro confini netti, marcati, certi. L’ atto di immaginazione non puo’ aver luogo. Consiglierei a tutti di vagabondare ogni tanto per le stradine di un piccolo borgo: ci si prenderebbe il tempo di un’ altro respiro, piu’ lento e cadenzato, rispecchiando se’ stessi in ogni suo angolo, come se il tutto fosse assorto in un’ incantesimo. Come avvertito da me, da Flavio e da suo figlio, nella magica notte tra sabato e domenica in quel di Contile, leggendo le poesie di Adelvaldo Credali, cantore antico della Val Ceno.
Gianluca Bonazzi
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